La legge di delegazione europea 2018 reca le disposizioni necessarie per l’attuazione, da parte del Governo, della Direttiva UE 2017/1852 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione europea. Scopo del provvedimento comunitario è quello di individuare un meccanismo più efficace, rispetto a quelli esistenti, per la risoluzione delle controversie fiscali che possano coinvolgere gli Stati membri. Un importante elemento di novità è rappresentato dal fatto che non saranno più solo le controversie in materia di transfer pricing ad essere interessate, come nella Convenzione sull’arbitrato 90/436/CEE, bensì tutte le fattispecie relative alla doppia imposizione contemplate nelle convenzioni bilaterali. Inoltre, la Direttiva prevede veri e propri diritti in capo ai contribuenti, tutelabili in base alle norme dell’ordinamento giuridico europeo. Il nuovo procedimento rappresenta quindi un formidabile passo in avanti nella predisposizione, a livello europeo, di adeguati strumenti di salvaguardia del contribuente. Ciò posto, occorre evidenziare come la legge delega abbia fornito un quadro assai vago; sarà quindi onere del Legislatore delegato muovere da un accurato esame della Direttiva. I punti nevralgici, infatti, sono molti: la delega pone in particolare l’accento sulla necessità di uno stretto coordinamento della nuova procedura, da un lato, con i procedimenti domestici e, dall’altro, con gli altri obblighi di natura internazionale.

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