La rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni mediante versamento di una imposta sostitutiva seguita dalla cessione delle stesse quote ad un soggetto che versa il corrispettivo mediante risorse a vario titolo derivanti dalle riserve di utili della società ceduta può prestare il fianco a contestazioni di abuso del diritto. Una recente ordinanza della Cassazione fa chiarezza sul tema riaffermando la centralità del legittimo risparmio d’imposta insieme alla necessità di una valutazione di elementi che dimostrino concretamente il carattere abusivo delle operazioni poste in essere.

Il commento di Roberto Cordeiro Guerra e Cecilia Bonazza.

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