Con la Circolare n. 23/E del 29 luglio 2020, l’Agenzia delle Entrate è tornata sui propri passi e, in aderenza al consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità degli ultimi anni, ha escluso che la cessione di un fabbricato – anche se destinato alla demolizione – possa essere riqualificata come cessione del terreno edificabile ai fini della tassazione della relativa plusvalenza. Si tratta di una fattispecie che ricorre non di rado nella pratica degli affari di natura immobiliare e che trae il proprio spunto dalla cessione a titolo oneroso, da parte di un soggetto agente al di fuori dell’esercizio di attività di impresa o di lavoro autonomo, di un immobile da cui ha conseguito una plusvalenza.

Il commento di Filippo Passagnoli.

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